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Mario Nigro. Spazio totale 1952-1955

Foto 06/11/2025 - Mario Nigro. Spazio totale 1952-1955
Foto 06/11/2025 - Mario Nigro. Spazio totale 1952-1955
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04/12/2025 - 25/02/2026: Mostre

A arte Invernizzi

Comunicato stampa

Mario Nigro. Spazio totale 1952-1955


inaugurazione giovEDì 4 dicembre 2025 ORE 18


La galleria A arte Invernizzi inaugura giovedì 4 dicembre 2025 alle ore 18 una mostra personale di Mario Nigro, a cura di Paolo Bolpagni, in cui sarà presentato un focus sulle opere appartenenti al ciclo dello “Spazio totale” realizzate tra il 1952 e il 1955.

Figura centrale dell’arte italiana del secondo dopoguerra, Mario Nigro (Pistoia, 1917 - Livorno, 1992) ha elaborato un linguaggio pittorico radicale, capace di coniugare rigore costruttivo e intensità espressiva. La sua formazione scientifica e musicale ha inciso precipuamente sul suo metodo compositivo: la sua pittura si struttura secondo regole ritmico-musicali di ripetizione e variazione, che generano una tensione continua tra ordine e dissonanza, calcolo ed emozione.

Lo “Spazio totale” costituisce per oltre un decennio (1952-1965/66) il punto focale della ricerca artistica di Nigro: egli visualizza il compenetrarsi di diversi gradi di realtà e di dimensioni ottenute attraverso la sapiente combinazione di strutture ritmate con una forte componente espressiva e deformate dalle raffinate gradazioni tonali del fondo e del reticolo in espansione. Sono datate 1952 le prime opere appartenenti a questo ciclo, alle quali l’artista conferisce attenta teorizzazione elaborando vari scritti, pubblicati tra il 1954 ed il 1955.

“[...] ho tratto esperienze dai rapporti che possono realmente intercorrere fra struttura musicale e costruzione astratta, problemi che erano stati accennati più volte, ma che non erano mai stati affrontati razionalmente. Sulla base di queste strutture ho studiato gli elementi plastici nelle loro ripetizioni, variazioni, simultaneità, coincidenze, giungendo così alla concezione di uno spazio totale dove forma e spazio si risolvono a vicenda in un superamento della bidimensionalità fisica, e dove in questo spazio totale vi saranno ancora problemi di rappresentazione e di espressione, di scoperta e di invenzione. [...] Gli elementi plastici che si allineano in armonia aventi ognuno eguali possibilità funzionali nel quadro sono ancora l’indizio di un’aspirazione in un mondo concorde, i contrasti violenti che originano la struttura compositiva sono il segno di una lotta esistente.”
(Mario Nigro, Primo scritto sullo spazio totale, 1954)

Le opere esposte al piano superiore della galleria consentono di indagare in maniera approfondita e sistematica i motivi generativi sottesi a questo ciclo: superfici, linee, intrecci, sequenze di segni e di colori si sommano e si sottraggono in una energica e musicale armonia di quadretti e strisce colorate, dando vita a vibrazioni luminose e trame cromatiche che rimandano al tessuto, all’architettura e al suono, in una dimensione pittorica espansa. In esse lo spazio non è più uno sfondo o un contenitore, ma una totalità dinamica che ingloba forma e tempo, costruzione e percezione. Ogni “Spazio totale” è un frammento pittorico, inadatto a definire una totalità, pur avendone coscienza. Con esso Nigro aspira a rendere visibile che non si può costruire un sistema chiuso, ma solo un insieme aperto e confuso, dove ogni componente è libera ed esprime movimento, ma non risoluzione. Per tale motivo le varianti dello “Spazio totale”, dal 1952 al 1955, sono innumerevoli, perché rappresentano un metodo d’indagine, non una risposta. L’aspirazione è a immergersi, non a separarsi dal mondo circostante.

Al piano inferiore vengono presentate opere rappresentative in cui si evidenzia l’analisi perseguita dall’artista sulle problematiche e le implicazioni dello spazio, approdando ad una concezione della pittura come atto di conoscenza e concetto di realtà, dove la forma non rappresenta ma coincide con lo spazio stesso. Nigro indaga le dinamiche della percezione analizzando le relazioni tra forma, colore e struttura in una costruzione che tende a farsi ambiente, campo energetico, luogo di simultaneità e di coincidenze visive: gli elementi plastici si ripetono, variano e concorrono a costituire un insieme in cui forma e spazio si risolvono a vicenda, sia in termini strutturali sia cromatici.

Nel corso dei decenni, dopo la scomparsa di Mario Nigro nel 1992, sono state organizzate importanti retrospettive in numerose istituzioni museali, tra cui Institut Mathildenhöhe di Darmstadt (2000), Peggy Guggenheim Collection di Venezia (2006), Kunstsammlungen di Chemnitz (2012), Fondazione Ragghianti di Lucca (2017), Kunstmuseum Bochum (2019), Palazzo Reale e Museo del Novecento di Milano (2023). Nel 2009 è stato pubblicato il catalogo ragionato a cura di Germano Celant.

In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue contenente un saggio di Paolo Bolpagni, la riproduzione delle opere in mostra e un aggiornato apparato bio-bibliografico.





MOSTRA: Mario Nigro. Spazio totale 1952-1955
A CURA DI: Paolo Bolpagni
PERIODO ESPOSITIVO: 4 DICEMBRE 2025 - 25 FEBBRAIO 2026
ORARI: DA LUNEDÌ A VENERDÌ 10-13 14.30-18.30, SABATO SU APPUNTAMENTO


Link esterno per ulteriori informazioni


Orario:
18


Presso: A arte Invernizzi - Via Domenico Scarlatti 12