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Chiesa di Sant'Antonio Abate

Foto Chiesa di Sant'Antonio Abate -  Chiese / Edifici religiosi
Foto Chiesa di Sant'Antonio Abate -  Chiese / Edifici religiosi
Foto Chiesa di Sant'Antonio Abate -  Chiese / Edifici religiosi
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Milano - Chiese / Edifici religiosi: Chiesa di Sant'Antonio AbatePrincipali stili rappresentati: Barocco

La Chiesa di Sant'Antonio Abate si trova in una piccola via a pochi passi dal Duomo. Essendo incastrata fra le case ed essendo la sua facciata pressochè priva di decorazioni, dall'esterno è a mala pena riconoscibile come chiesa. L'interno, al contrario, stupisce il visitatore per la grandissima ricchezza di decorazioni, sotto forma di sia affreschi sia di stucchi e tele. Stilisticamente la chiesa è a cavallo fra tardo rinascimento e primo barocco.

STORIA
Il primo nucleo degli edifici che formano oggi il complesso di Sant'Antonio Abate sorse nella prima metà del quattordicesimo secolo, quando gli Antoniani, da poco giunti a Milano, furono chiamati a gestire l'ospedale fondato per legato testamentario da Ruggero del Cerro nel 1127 per assistere gli ammalati del "sacro fuoco", ovvero gli intossicati da segale cornuta. Per un secolo, con il sostegno dei Visconti, l'ordine degli Antoniani si prodigò in tale attività. Continui dissidi con il clero della Basilica di San Nazaro, da cui la chiesa dipendenva, portarono ad un progressivo declino dell'ospdale, declino che trovò il suo compimento quando Francesco Sforza decise di fondare l'Ospedale Maggiore, in cui concentrò tutti gli ospedali della città. Nel 1452 l'ospedale di Sant'Antonio Abate venne ufficialmente soppresso e la chiesa e i suoi beni vennero dati in commenda.
Nel quindicesimo secolola chiesa venne sottoposta ad una prima ristrutturazione, che comprese anche la costruzione del camapanile visibile oggi. Ancora successivamente vennero aggiunti i due chiostri, in particolare quello con portico in cotto si stima si stato costruito nel sedicesimo secolo.
Nel 1575, dopo la soppressione della commenda, la chiesa e il convento divennero proprietà dei Chierici regolari Teatini.
Nel 1584 la chiesa assunse la struttura attuale in seguito ai lavori di ampliamento sotto la direzione dell'architetto Dionigi Campanazzo.
La dedizione dei padri Teatini nell'assistenza ai malati durante la peste manzoniana gli valse la gratitudione dei milanesi e sostanziose donazioni. Queste ultime vennero utilizzate per finanziare la decorazione ad affresco della volta della navata e della parte centrale del transetto.
Nel diciottesimo secolo la congregazione Teatina andò incontro al declino.
In epoca napoleonica il convento venne soppresso e trasformato in sede della guardia nazionale, mentre la chiesa venne trasformata in magazzino militare, con gravi danni agli arredi e alle decorazioni. All'arrivo degli austriaci l'ex convento divenne sede del tribunale militare e degli uffici della polizia. Nel 1814 una parte del convento venne addirittura adibito a carcere, mentre un'altra divenne per una secolo intero sede della pretura militare.
La chiesa era stata intanto riaperta al culto come sussidiaria della Basilica di San Nazaro. Nel 1832 venne rifatta la facciata per opera di Giacomo Tazzini.
Un primo restauro venne effettuato nel 1903. Ulteriori restauri nel 1998 hanno portato anche al recupero del chiostro.

STRUTTURA
La facciata della chiesa, opera incompiuta di Giacomo Tazzini (1832), è a due ordini separati da uno spesso cornicione, con un grande timpano all'apice. L'ordine inferiore è scandito da lesene con capitelli corinzi. Fra di esse si trovano quattro grandi nicchie contenenti statue raffiguranti, da sinistra, i santi Gaetano da Thiene, Nicolao, Antonio Abate e Andrea Avellino.
Nell'ordine superiore, si apre una grande finestra a lunetta.
Il campanile è l'unico elemento del complesso risalente al periodo gotico, appartenendo alla struttura originaria del convento degli antoniani. I restauri ottocenteschi ne hanno risaltato le eleganti decorazioni in cotto ad arcatelle che sottolineano le suddivisioni dei piani, e le bifore trilobate della cella campanaria. La copertura conica riprende la tradizione dei campanili milanesi del periodo.

La chiesa possiede una pianta a croce latina con un'unica navata con volta a botte lunettata, tre cappelle per lato, un breve transetto e un profondo coro rettangolare.
L'interno è riccamente decorato. Le pareti sono scandite da lesene scanalate con capitello corinzio. Esse sorreggono virtualmente una spessa trabeazione decorata con stucchi dorati raffiguranti festoni e puttini in pose tutte diverse. Fra le lesene e gli archi delle cappelle sono invece presenti angeli, sempre in stucco.
La navata riceve la luce da grandi finestre rettangolari poste nelle lunette e decorate con cornici in stucco dorato.
Le tre campate della volta sono divise da bande decorate con stucchi dorati e affreschi di putti.
A dominare l'interno della chiesa sono comunque gli affreschi della volta della navata e della parte centrale del transetto. Essi vennero dipinti fra il 1631 e il 1632 dai fratelli genovesi Giovanni e Giovan Battista Carloni e sono raffigurano Storie della Croce. Sulla volta della navata sono raffigurati i tre momenti principali della leggenda della croce: La Croce appare a Costantino, La prova della vera Croce e Eraclio riporta la Croce a Gerusalemme. Al centro del transetto è rappresentato Il trionfo della Croce. Nei quattro riquadri trapezoidali, infine, sono raffigurati quattro storie dell'Antico Testamento che alludono al sacrificio della croce. I riquadri sono separati dal cornici in stucco dorato riccamente decorate.
Una ricca decorazione a stucchi dorati caratterizza anche l'arco trionfale sul quale sono rappresentati, all'interno di tondi, personaggi delle Sacre Scritture. Il medaglione al centro, dotato della cornice più ricca, raffigura Gesù Cristo ed è affiancato da due angeli.
Sul lato opposto, sulla controfacciata, è presente una cantoria lignea in cui si trova un organo del 1865, restaurato nel 2006.

Le cappelle laterali hanno tutte le stessa struttura: poco profonde e con volta a botte.

Lato sinistro (Fig. 4):
Prima cappella: E' priva di altare perché al suo posto vi è una porta. Essa si trova comunque inserita in un elaborato portale dotato di grande timpano triangolare. Ai lati due statue trompe l'oeil di angeli e, più sopra, la raffigurazione di due putti che sorreggono dei cartigli.
Cappella di San Gaetano da Thiene: E' dedicata al santo fondatore della congregazione teatina. Realizzata su progetto di Gerolamo Quadrio e terminata solo nel 1674, è caratterizzata dalla prevalenza di tonalità scure. E' delimitata da una elaborata balaustra in marmi policromi in cui sono inserite anche statue di putti. L'altare e la grande ancona sono pure essi in marmi policromi. Sul fronte dell'altare due angeli reggimensa e fra di essi un rilievo raffigurante la morte di San Gaetano. L'ancona presenta una struttura architettonica, con due timpani una dentro l'altro. All'apice quattro putti alati. La pala d'altare è una tela di Giovan Battista Crespi detto il Cerano degli inizi del diciassettesimo secolo raffigurante L'estasi del beato Gaetano. Nelle due nicchie nelle pareti laterali le statue della Fede e della Provvidenza, realizzate da Giuseppe Rusnati della fine del diciassettesimo secolo. Inseriti nell'arco di ingresso vi sono poi 6 cornici esagonali contenenti rilievi, eseguiti sempre dal Rusnati, raffiguranti episodi della vita del santo.
Cappella Acerbi, o dell'Annunciata: Venne probabilmente completata nel 1612. L'altare, dotato di un un paliotto in scagliola, presenta uno stile ancora tardocinquecentesco. La grande ancona che lo sovrasta culmina con un timpano barocco spezzato. La decorazione pittorica presente nella cappella è interamente dovuta a Giulio Cesare Procaccini: Annunciazione (pala d'altare), Visitazione (parete sinistra), Fuga in Egitto (parete destra), Tre Angeli (nel timpano) e l'Eterno in gloria (sulla volta).
Lato destro (Fig. 5):
Prima cappella: Ha la stessa struttura della cappella che le sta di fronte e quindi è priva di altare perché al suo posto vi è una porta incorniciata in un portale. La parte superiore della parete è occupata da una grande ancona trompe l'oeil circondata da putti che reggono cartigli.
Cappella dedicata a S. Andrea Avelline: Il suo aspetto attuale si deve al rinnovamento a cavallo di diciassettesimo e diciottesimo secolo. E' delimitata da una balaustra in marmo rosso. L'altare in marmi policromi possiede un palliotto in scagliola ed è sovrastato da una grande ancona in marmi policromi dotata di timpano spezzato su cui poggiano due angeli. La pala d'altare è di Francesco Cairo. Raffigura Lo svenimento del beato Andrea da Avellino ed è del 1630.
La Cappella dell'Immacolata: La cappella presenta un sontuoso altare ornato da colonne in marmo policromo, e da un prezioso tabernacolo in pietre dure. Come la cappella di san Gaetano, ospita capolavori di statuaria barocca del Rusnati: sull'altare, la Madonna con bambino che calpestano il demonio, e sotto la mensa, il Cristo morto sorretto da angeli.
Il transetto sinistro (Fig. 5) ospita la Cappella delle Reliquie, anticamente di patronato della famiglia Trivulzio. Fra le altre custodisce anche la reliquia della Santa Croce avuta dai Teatini a Roma. La pala d'altare intitolata "Andata al Calvario" è copia settecentesca da Palma il Giovane e nasconde alla vista i sacri depositi.
Il transetto destro corrisponde alla Cappella dell'Ascensione eretta nel 1610 e decorata ad affresco da Tanzio da Varallo; sull'altare la pala di Giovan Battista Trotti detto il Malosso raffigurante l'Ascension, alle
pareti la Resurrezione del Cerano e tele di A. Vajani detto il Fiorentino; le due grandi tele di Ludovico Carracci L'adorazione di pastori e
di Morazzone Adorazione dei Magi.

Anche il coro è riccamente decorato, con le strutture decorative presenti nella navata che in pratica proseguono senza soluzione di continuità. La parete di fondo presenta tre grandi finestre, che garantiscono una buona illuminazione. Al centro, in una cornice decorata con stucchi dorati, una tela raffigurante l'Estasi di Sant'Antonio Abate di Camillo Procaccini. La volta è decorata con affreschi raffiguranti Storie di Sant'Antonio Abate di Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo, del primo secolo del diciassettesimo secolo. Sulle pareti laterali un ciclo di tele dedicato allo stesso tema opera di Domenico Pellegrini.

A sinistra dell'ingresso della chiesa si trova l'ex convento dei Teatini, con un chiostro del sedicesimo secolo con un doppio loggiato su colonne di stile tuscanico e ionico, che ospita oggi l'Azione Cattolica milanese (Casa del Cardinal Ildefonso Schuster). Il chiostro è nelle forme del rinascimento lombardo, di ispirazione bramantesca. Riprende infatti, nelle arcate a tutto sesto sostenute da colonne in pietra e rivestite in cotto, i modelli di fine Quattrocento del convento di Santa Maria delle Grazie e dei Chiostri di Sant'Ambrogio. Ad eccezione del lato addossato alla chiesa, dove le arcate sono semplicemente simulate a rilievo nell'intonaco, gli altri lati mostrano ancora ampi brani della decorazione originale cinquecentesca, che utilizza nell'ornamentazione motivi rinascimentali classici quali grifoni, teste di giovani alternate a teste barbute, scudi a testa di cavallo, festoni a foglie d'acanto. Il secondo chiostro è stato coperto nel dopoguerra, trasformandolo in un'aula. (da Wikipedia)

Vedere anche:
Gli affreschi dei Carlone in Sant'Antonio Abate a Milano. Ipotesi per una committenza genovese
IL COMPLESSO DI SANT'ANTONIO ABATE in Milano
La chiesa di Sant’Antonio Abate


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Categorie: Chiese / Edifici religiosi


via Sant Antonio 5 milano
Foto aggiuntive della Chiesa di Sant'Antonio Abate nella sezione Fotografia
Milano: Affresco del Trionfo della Croce nella Chiesa di Sant'Antonio Abate
Milano: Arcone e soffitto affrescato del presbiterio della Chiesa di Sant'Antonio Abate
Milano: Soffitto affrescato della Chiesa di Sant'Antonio Abate
Milano: Dettaglio del soffitto decorato della Chiesa di Sant'Antonio Abate
Milano: Presbiterio affrescato nella Chiesa di Sant'Antonio Abate
Milano: Affreschi sulla volta della Chiesa di Sant'Antonio Abate
Milano: Dettaglio degli interni della chiesa di Sant'Antonio Abate
Milano: Interno della chiesa di Sant'Antonio Abate
Milano: Dettaglio dell'interno  della chiesa di Sant'Antonio Abate
Milano: Dettaglio degli interni della Chiesa di Sant'Antonio Abate
Milano: Presbiterio e transetto della Chiesa di Sant'Antonio Abate
Milano: Volta della navata della Chiesa di Sant'Antonio Abate
Milano: Affreschi nella Chiesa di Sant'Antonio Abate
Milano: Navata della Chiesa di Sant'Antonio Abate
Milano: Volta e arcone decorati con stucchi e affreschi nella Chiesa di Sant'Antonio Abate
Milano: Arcone e volta della crociera della Chiesa di Sant'Antonio Abate