Rosazza (Biella)- Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Giorgio
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La Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Giorgio a Rosazza venne fatta costruire a sue spese nel 1876 dal senatore Federico Rosazza, nativo di Rosazza, e rispecchia come pochi altri edifici lo spirito e i sentimenti allora diffusi in certa parte della borghesia piemontese (ma anche europea) di allora, in cui coesistevano devozione verso proprio paese di origine, patriottismo, mecenatismo, passione per il medioevo e appartenenza alla massoneria. Va notato che il senso religioso era al contrario poco presente e la chiesa va intesa come un dono ai suoi concittadini, più che come una dimostrazione di devozione religiosa, come sarebbe stato invece il caso nei secoli precedenti.
STORIA La chiesa descritta su questa pagina venne costruita per sostituire quella precedente, posta più in su nel paese e in realtà neanche vecchia, ma ormai troppo piccola per il numero degli abitanti del paese, allora in continua crescita. Essa venne costruita sul terreno fino ad allora occupato da uno dei due cimiteri del paese. I resti in esso presenti vennero spostati nel nuovo Cimitero Monumentale costruito poco più in giù sull'altro lato del torrente Cervo, fatto costruire l'anno prima, anche esso, dal senatore Rosazza. Vale la pena sottolineare che l'impronta lasciata dal senatore sul suo paese di origine, Rosazza, è estremamente forte, ed è ciò che rende del tutto peculiare, all'interno del panorama dei borghi alpini, il paese di Rosazza. Il senatore, inoltre, arricchì non solo Rosazza, ma l'intera Valle Cervo, di numerose opere di utilità sociale, estetica ed economica. Un vero esempio di filantropia mossa da sincera devozione. La chiesa venne interamente costruita seguendo i progetti del pittore Giuseppe Maffei di Graglia, cui si devono anche le decorazioni interne. Quasi tutto venne realizzato utilizzando materiali della zona e affidandosi a artigiani e maestranze del biellese o comunque del Piemonte. Fanno eccezione i tre altari secondari, provenienti dalla soppressa Chiesa di San Silvestro in Genova.
STRUTTURA La chiesa è costruita con uno stile che vorrebbe richiamare l'architettura medievale lombarda, ma in effetti lo stile architettonico della chiesa ne è una reinterpretazione molto fantasiosa, arricchita in più da simboli provenienti da ambiti diversi da quello religioso cristiano, ovvero quelli dell'esoterismo e della massoneria. La struttura generale dell'edificio, di imponenti dimensioni in proporzione al paese in cui si trova, è basilicale senza transetto. La facciata a salienti rispecchia la tripartizione interna, con lesene in mattoni a vista che la scandiscono verticalmente. Al vertice di ogni lesena e all'apice vi è una piccola edicola con una croce. Tutta la parte inferiore è occupata da un portico retto da doppie colonne in granito. Sotto all'attaccatura del tetto corre una cornice di archetti pensili. Al centro della facciata è presente una targa che ricorda che la chiesa venne costruita da Federico Rosazza. Nella facciata sono presenti cinque finestre, lateralmente due oculi, due monofore all'interno del portico (ognuna protetta da una rosa in ferro battuto dipinto) e in alto al centro un incrocio fra una trifora e una serliana. Il portone centrale è dotato di portale in cotto dalla curiosa forma orientaleggiante e decorato con motivi vegetali, in particolare rose. La forma dell'arco del portale è poi ripresa da una decorazione sulla facciata. Esternamente il corpo della chiesa è caratterizzato dalla presenza di un'alta base in pietre sagomate a vista, in alcune parti disposte a spina di pesce. Sul lato verso la strada tutta la lunghezza della chiesa è occupato da un ulteriore portico. Da notare che l'interno della chiesa, per l'altezza corrispondente a tale portico, è occupato dalla cripta, ovvero chiesa invernale. Ad essa si può accedere dal portico, attraverso un ingresso dotato di portale in pietra in stile similromanico. Sul lato verso monte vi sono infatti tre camminamenti paralleli: uno centrale, più ampio, che si ricollega in basso direttamente con la strada, uno addossato alla chiesa, che porta ad un terrazzo, e uno addossato al bosco. Ad essi si accede attraverso un ingresso in pietra che posteriormente presenta decorazioni assai singolari, in particolare una grande stella a cinque punte e una grande svastica. Da notare anche le quattro piccole statue raffiguranti Federico Rosazza e Giuseppe Mattei, da un lato, e Battista Rosazza Bertina e una donna portatrice del materiale da costruzione, dall'altro, alla base dell'ultimo arco destro del portico in facciata. Le pareti della chiesa sono scandite esternamente da lesene che rispecchiano le campate all'interno. Anche lateralmente tutte le attaccature dei tetti presentano cornici di archetti pensili. In corrispondenza dell'abside centrale sotto a tale cornice vi è poi un'ulteriore decorazione ad archi ciechi in cotto. All'interno di due essi sono raffigurati don Paolino Porrino, parroco al tempo della costruzione della chiesa, e Giuseppe Maffei, che la ideò e decorò. La cupola sopra al presbiterio è protetta esternamente da un tiburio circolare. Il campanile è posto in fondo a destra, staccato dalla chiesa, e il camminamento centrale passa sotto ad esso. In pietre a vista, diviso in specchiature con cornici di archetti pensili sotto al bordo superiore di ognuna e con aperture sempre maggiori salendo, esso è la parte della chiesa maggiormente aderente al romanico. All'interno le tre navate sono separate da archi poggianti su colonne in granito. Le navate laterali sono alte e larghe circa la metà della navata centrale, ma possiedono lo stesso numero di campate, tutte dotate di volta a vela. L'interno della chiesa è illuminato, oltre che dalle finestre in facciata, anche da grandi monofore laterali con la croce di malta inserita nel vetro e da oculi nelle lunette delle volte della navata centrale. Sono poi presenti nel presbiterio due grandi serliane e due monofore nell'abside. Un elemento peculiare degli interni è la ricchezza di colori, a cominciare dalla volta della navata centrale, azzurra e punteggiata di stelle disposte a simulare un vero cielo stellato. Sono poi presenti il verde scuro (pareti navata centrale e parete di fondo presbiterio), il verde chiaro (volte navate laterali), il rosa salmone (pareti navate laterali e pareti pareti laterali presbiterio). Tali colori si ritrovano nelle decorazioni che sottolineano le linee dei vari elementi architettonici. Inoltre molte finestre presentano vetri colorati. Al di sotto dell'attaccatura delle volte corre lungo tutto il perimetro della navata centrale, ad eccezione della controfacciata, una cornice molto sporgente con sotto di essa una banda di decorazioni in stucco a tema vegetale. La parte centrale della controfacciata, decorata con una raffigurazione di angeli musicanti, ospita una cantoria in legno intagliato collegata alla sottostante bussola. La cantoria ospita un organo realizzato da Camillo Bianchi di Novi Ligure. Un curioso elemento stilistico è rappresentato dalle colonne che delimitano il presbiterio, che appaiono nella metà superiore incamiciate da una rete. La cupola sopra ad esso è decorata con un cielo azzurro con angeli disposti in cerchio. Nei pennacchi sono raffigurati i quattro evangelisti (uniche decorazioni pittoriche non del Maffei, bensì di Vespasiano Bignami). Navata e presbiterio sono separati da una balaustra in marmo bianco. Le pareti laterali del presbiterio sono interamente occupate da numerosi quadri a tema sacro, di epoche e pittori vari. Fra di essi, in particolare: Parete sinistra: - Madonna Immacolata di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo - Assunzione della Vergine, attribuita a Gerolamo Lanino Parete destra - Madonna con Bambino, attribuita a Guido Reni L'altare maggiore è in marmo bianco ed una produzione locale. Il grande quadro sulla parete di fondo dell'abside raffigura Cristo che consegna le chiavi del Regno e venne dipinto dai pittori locali ottocenteschi Pietro Vincenzo e Luigi Alessandro Mosca Moro. Sono poi presenti altri tre altari, anche essi in marmo, provengono invece dalla soppressa chiesa di San Silvestro a Genova. L'altare a camponavata destra è dedicato all'Angelo Custode ed è di epoca barocca. In marmi policromi intarsiati, esso è caratterizzato da una grande varietà di forme e di colori, con le linee curve che tendono a prevalere salendo. La pala d'altare è costituita da un altorilievo raffigurante l'Angelo Custode. Al vertice, in una nicchia, si trova una Madonna del Rosario con Bambino accompagnata da putti. La volta della campata in cui si trova l'altare è interamente occupata da un affresco raffigurante la Battaglia di Lepanto. Davanti all'altare, su un tavolino, si trova un'edicola di legno intagliato e dorato con all'interno una Madonna Incoronata con Bambino. L'altare a caponavata sinistra, anche esso barocco, è privo di ancona. In esso prevalgono le linee curve, con una base interamente formata da volute. Sulla parete sinistra della prima campata si trova infine il battistero, formato da un altare in marmo con struttura architettonica, al centro della cui ancona è presente un Battesimo di Cristo dei Mosca Moro. Esso è protetto da una balaustra in ferro battuto dipinto. Si deve ai Mosca Moro anche la Via Crucis alle pareti. La parte a sinistra del presbiterio, continuazione della navata sinistra, è uno spazio di servizio in cui sono conservati vari manufatti e opere d'arte. Nella cripta va segnalato l'altare di fronte all'entrata, proveniente dalla vecchia chiesa. La pavimentazione e gli arredi del sagrato della chiesa non sono solo decorativi, ma anche allusivi a simboli massonici ed esoterici, in particolare la croce a cinque punte, la rosa e le colonnine con sopra mazzi di ortensie. La casa parrocchiale, infine, fu fatta realizzare in stile veneziano del Quattrocento da Federico Rosazza Pistolet su progetto del pittore Giuseppe Maffei insieme alla vicina chiesa parrocchiale. L'ingresso principale è dotato di portale in pietra, con anche qui statue dei creatori della chiesa alla base dell'arco. Sulla parete è poi presente una nicchia con una statua di San Giovanni Battista.
Per approfondire l'aspetto esoterico della chiesa (e di Rosazza): Misteri di Rosazza: Un viaggio tra simbologie e architetture sul sito web della Proloco di Rosazza.
Per avere informazioni su quando la chiesa è aperta e per organizzare visite si può contattare la Proloco.
Categorie: Luoghi di interesse storico
Via Giuseppe Mazzini, 2, 13815 Rosazza BI |
Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Giorgio: Foto nella sezione Fotografia |