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Masserano (Biella)- Chiesa Collegiata della Santissima Annunziata

Foto Chiesa Collegiata della Santissima Annunziata -  di interesse storico  di interesse artistico
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Lista delle cose da visitare nel Biellese:
Luoghi  di interesse storico  di interesse artistico nel Biellese: Chiesa Collegiata della Santissima AnnunziataLa Chiesa Collegiata della Santissima Annunziata deve il suo nome alla presenza un tempo presso di essa di un collegio di canonici ed è la chiesa parrocchiale di Masserano. Si erge sulla via principale, in posizione intermedia tra l’antico Borgo e il Palazzo dei Principi. Costruita tra il 1480 e il 1485 per volere e a spese di Innocenzo Fieschi, venne consacrata nel 1486 sostituendo in qualità di parrocchiale la più antica Chiesa di San Teonesto.

STORIA
La chiesa venne probabilmente costruita accanto o sopra un edificio più antico in stile romanico di cui oggi restano il campanile e poche altre tracce, nella parte sud-ovest esternamente e nel sottotetto.
La chiesa subì poi innumerevoli modifiche.
Nel 1573 il campanile venne dotato di orologio.
Agli inizi del diciassettesimo secolo venne ampliato il coro (e nel 1671 venne dotato di nuovi stalli, quelli ancora oggi presenti, realizzati dallo scultore locale Pietro Luco Bertolino) e venne costruita una nuova sagrestia più ampia.
L'ancona di Tiberino, oggi nel Palazzo dei Principi, era in origine, da quando venne creato nel 1654 fino al 1778, l'ancona dell'altare maggiore della Chiesa dell'Annunziata. Solo dopo venne trasferita nella Chiesa di San Teonesto e poi, in ultimo, appunto, nel Palazzo dei Principi.
Nel 1663 vennero collocati nel transetto di destra le reliquie dei santi Teodulo e Vitale, quelle del primo in un altare apposito, quelle del secondo nell'altare di San Carlo, dove venne spostate anche quelle del primo nel 1770.
L'attuale pavimento della chiesa risale al 1772.
Nel 1802 venne portata nella chiesa la statua della Madonna Nera ("Beata Vergine degli Infermi") proveniente dalla Chiesa di San Teonesto. Esse venne prima collocata nella Cappella delle Umiliate, per poi venire posta sull'altare nel braccio sinistro del transetto.
Nel 1834 venne modificata la struttura della facciata, portandola a quella attuale. La sua impostazione cromatica a fasce orizzontali verdi e ocra è invece ancora più recente, appena del 2003.
Nel 1834 vennero purtroppo anche eliminati all'interno molti elementi aggiunti in epoca barocca, come all'epoca andava di moda fare per recuperare una presunta purezza originaria dello stile architettonico, compreso un affresco dell'importante artista barocco Bernardino Galliari.
Nel 1840 le pareti interne della chiesa vennero ridipinte a tinta unita, nascondendo così gli affreschi di Luigi Galliari e del Morazzone che le abbellivano.
Nel 1876 venne rifatta la cupola, le cui finestre con vetri policromi vennero raddoppiate di numero. Essa è stata restaurata negli anni 2007-2008.
Nel 1890 la scalinata di ingresso ad una sola rampa fu sostituita da quella attuale a tre rampe.

STRUTTURA
Le uniche parti della chiesa visibili dall'esterno sono la facciata e, più a fatica, il campanile, perché per il resto sono stati costruiti altri edifici direttamente addossati ad essa.
La facciata è caratterizzata dalla tinteggiatura in stile neogotico (ma realizzata nel 2003) a bande orizzontali verdi e gialle con sfumature a simulare la pietra. Essa è poi scandita verticalmente da sei lesene sporgenti che la dividono in tre settori (in quanto le lesene laterali sono doppie affiancate) rispecchianti la divisione in navate all'interno. Al vertice di ogni lesena (e sulla punta della facciata) è presente un pinnacolo dotato di croce.
Sono presenti tre ingressi, tutti dotati di portale in pietra con frontone spezzato: una centrale più grande e due laterali, più piccoli. Subito sopra l'architrave del portone centrale è presente una lapide del 1660 che celebra la sedazione di una sommossa. Al centro del frontone, invece, si trova lo stemma del principe Paolo Besso Ferrero Fieschi.
A completare la facciata un rosone al centro in alto e due monofore subito sopra gli ingressi laterali, tutte dotati di cornice in pietra bianca e di vetratura in vetri policromi.
Il campanile si trova sulla destra, innestato nel corpo della chiesa. Si tratta di una torre romanica verosimilmente dell'undicesimo o del dodicesimo secolo, come lascia intuire la tipica divisione delle superfici esterne in specchiature decorate sul bordo superiore di archetti pensili e dotate, nella parte più alta, di bifore e trifore. In epoca più recente venne aggiunta alla sommità una torre campanaria ottagonale con cupola.
L'interno è diviso in tre navate, con quella centrale assai più ampia di quelle laterali. Le volte delle navate sono a crociera, decorate con affreschi trompe l'oeil a simulare decorazioni a stucco in rilievo. Le navate sono divise da grosse colonne a fascio e sono assai buie, perché la chiesa non è dotata di finestre laterali e oltre alle finestre nella controfacciata sono presenti altre finestre solo nel coro e nelle due cappelle del transetto. Sono poi presenti anche le finestre nel tamburo della cupola, ma per la loro posizione fanno luce solo nella crociera. Il fatto, poi, che pressoché tutte le finestre abbiano vetri colorati rende difficile la corretti percezione dei colori dell'interno.
In controfacciata è presente una cantoria che occupa tutta la larghezza della navata centrale e che ospita un grande organo del 1885 in perfetto funzionamento e spesso usato per concerti.
Un elemento caratterizzante l'interno della chiesa è poi la cupola della crociera. Essa è ottagonale, azzurra e punteggiata di stelle, disposte però in modo non realistico, ma geometrico. I costoloni sono evidenziati da bande decorate con motivi geometrici. La cupola si trova sopra ad un alto tamburo dipinta a strisce orizzontali grigie e marroncine, con una finestra al centro di ogni lato. Sulle vele del tamburo sono raffigurati i quattro evangelisti, dipinti alla fine del diciannovesimo secolo da Ferdinando Rossaro, autore pure della Via Crucis appesa alle pareti laterali.
Le bussole lignee dei tre ingressi furono realizzate nel 1813 da Giuseppe Rey.
Da segnalare anche i due lampadari nei due bracci del transetto, realizzati nel 1822 dall'orafo Carlo Prinetti.
Il presbiterio, separato dalla navata da una balaustra in marmo nero, è ampio e dotato un'abside poligonale. L'altare maggiore in marmi policromi è in stile barocco e venne realizzato nel 1776 per sostituire l'Ancona di Tiberino. Nell'abside sono presenti due monofore (realizzate nel 1936 da C. Jorger) e un rosone in alto al centro, tutte con vetri colorati. Le due finestre raffigurano la Nascita di Gesù (a sinistra) e la Crocifissione (a destra). Nel rosone (realizzato nel 1936 da Apollinare Leto) è invece raffigurato Cristo asceso in cielo tra gli angeli. Alla parete di fondo, sotto al rosone, è appesa una tela ovale con un'Annunciazione (L. Ciardi, 1897).
Le volte del presbiterio e del coro sono decorate con affreschi monocromi raffiguranti elementi decorativi e simboli legati alle scritture e alla Chiesa. Al centro delle volte del presbiterio e del presbiterio sono raffigurate (a pieni colori) l'Assunzione e l'Incoronazione di Maria. La parte bassa delle pareti del coro è occupata dai già menzionati stalli realizzati nel 1671.
Alle pareti del presbiterio sono appese alcune tele di pregio.
A sinistra:
- Madonna del Rosario, San Domenico, Santa Caterina e committenti, Raffaele Giovenone, 1584.
- Madonna, Gesù Bambino e Santi Caterina, Rocco e Sebastiano e un vescovo, Gerolamo Giovenone 1520.
A destra:
- Ultima Cena, scuola di Gaudenzio Ferrari
- Gesù davanti a Pilato, anonimo
Cappelle
- Battistero: Si trova trova sul lato sinistro, in prossimità dell'entrata ed è chiuso da una ricca inferriata in ferro battuto. Il fonte battesimo in pietra è semisferico, la copertura conica è in legno. Sulla parete un affresco raffigurante il Battesimo di Cristo.
- Cappella all'estremità del braccio sinistro del transetto (Fig. 2): Cappella in stile neogotico con altare in marmo realizzano nel 1848-1850 per ospitare la Beata Vergine degli Infermi, ovvero la Madonna Nera di Masserano fino al 1802 nella Chiesa di San Teonesto. La cappella è protetta da una cancellata in ferro battuto ed è illuminata da due monofore con vetri colorati raffiguranti San Carlo a destra e un altro santo a sinistra.
Sull'altare della cappella è posta la la Madonna Nera di Masserano o Salus Infirmorum, l'opera più antica presente sul territorio di Masserano, databile alla seconda metà quattordicesimo secolo, caratterizzata da fattezze piuttosto arcaiche e oggetto di forte devozione popolare per i suoi poteri taumaturgici.
- Cappella a capo della navata laterale sinistra: Anche essa è in stile neogotico, è delimitata da una balaustra in marmi policromi e in una nicchia al centro dell'ancona dell'altare ospita una statua della Madonna con Bambino con decorazioni a foglia d'oro realizzata da Bartolomeo Aureggio nel 1691.
- Cappella all'estremità del braccio destr del transetto (Fig. 3): E' decorata in stile neogotico. L'altare in marmi policromi è però di epoca tardobarocca. Altare e cappella sono dedicati ai santi Teodulo e Vitale, patroni del paese e i cui resti sono conservati nell'altare. L'altare era in origine dedicato a San Carlo, ancora raffigurato nel tondo posto nella parte alta dell'ancona. Quest'ultima ha struttura architettonica, con al centro una grande nicchia chiusa da un preziosa inferriata in ferro battuto. Due putti poggiano sopra alla cornice della nicchia e altri due paiono sostenere il tondo con San Carlo.
Anche questa cappella è dotata di due monofore a vetri colorati. In esse sono raffigurati i due santi Teodulo e Vitale.
Davanti all'altare sono collocate due grandi statue di San Giorgio e San Giacomo Maggiore.
- Cappella a capo della navata laterale destra: E' dedicata al crocifisso e delimitata da una balaustra in marmi policromi. Nella nicchia al centro dell'ancona è presente un crocifisso richiamante quelli tedeschi della metà del quattordicesimo secolo.
Cappella del Sacro Cuore: Piccola cappella dalla forma allungata cui si accede attraverso una porte nella navata sinistra. La parte inferiore delle pareti è decorata con un affresco a simulare un tendaggio, mentre la volta è decorata con stucchi e affreschi di epoca barocca. Nelle pareti si aprono due nicchie contenenti due busti-reliquiari dei santi patroni Teodulo e Vitale. Sopra a nicchie in pietra vi sono le statue del 1930 di Sant'Antonio, di Santa Teresa e di due putti. Una statua del Sacro Cuore del 1889-1890 è posta nell'edicola circondata da una ricca cornice in stucco in stile barocco sopra alla mensa.
Cappella delle Umiliate: Vi si accede da una porta nella navata destra. Piccola sala con altare in marmo posto in un'abside con volta che ricorda una conchiglia. E' in piuttosto cattivo stato di conservazione.
La sagrestia, infine, è assai grande, con volta a cupola affrescata con la colomba dello spirito santo al centro di un cielo azzurro. Ospita vari mobili in legno massiccio, tele e un pregiato crocifisso ligneo.

Vedere anche:
Chiesa della Santissima Annunziata su sito web del Polo Museale Masseranese
Chiesa della Santissima Annunziata su cittaecattedrali.it
Chiesa della Santissima Annunziata di Masserano su baffidigatto.com

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Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico


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