Chiesa di San Gottardo in Corte
|
Visualizza un altro tesoro di arte e storia di Milano:
|
Principali stili rappresentati: Gotico - Rinascimentale
La Chiesa di San Gottardo in Corte venne fatta costruire nel 1336 da Azzone Visconti. San Gottardo era il santo che veniva invocato da chi soffriva di gotta, problema che pare avesse anche proprio Azzone.
La chiesa è ad una sola navata che si restringe verso nord, in corrispondenza della sagrestia e della base del campanile. L'estremità sud corrisponde invece all'abside poligonale.
Le caratteristiche più vistose della chiesa sono rappresentate dal grande campanile, stilisticamente imparentato con quello dell'Abazia di Chiaravalle e il Torrazzo di Cremona, e l'assenza della facciata, o meglio la sua cancellazione, in seguito alla trasformazione di Palazzo Reale da parte del Piermarini nel 1770. In seguito a tale trasformazione l'entrata venne trasferito su un lato, nel quale vennero inseriti il portone e il rosone. Nel campanile Azzone Visconte fece inserire uno dei primi orologi di Milano, tanto che la contrada sottostante prese il nome di via delle Ore. Esso è caratterizzato da una fitta partitura architettonica realizzata con accostamenti di materiali e colori, il cotto e il marmo, utilizzati nelle cornici ad archetti intrecciati che segnano i piani bassi del campanile e nelle colonnine della parte superiore. Nel 1929 venne scoperto alla base del campanile, nella parte di parete davanti alla quale era stata costruita una cappella successivamente distrutta, un affresco di stile giottesco raffigurante una crocifissione. Esso venne staccato e riattaccato all'interno, su quella che era in origine la controfacciata. L'affresco è purtroppo ormai piuttosto malridotto, ma si può ancora apprezzare l'espressività dei volti delle persone raffigurate. Di grande valore artistico, ma anche esso purtroppo non più integro (il tabernacolo che lo sormontava è andato in gran parte perduto), è il monumento funebre ad Azzone Visconti, realizzato nell'anno della di questi morte (1339) o poco dopo. Esso viene attribuito alla bottega di Giovanni di Balduccio, la stessa che produsse l'Arca di San Pietro Martire nella Cappella Portinari. La chiesa contiene il San Carlo Borromeo in Gloria dipinto dal Giovan Battista Crespi detto il Cerano, originariamente posta sull'altare maggiore e tela di straordinaria importanza. Sulla parete sinistra della navata è collocato un altare con la tela di Maria Assunta in cielo di Giuliano Traballesi. Di fronte, sul lato destro, il dipinto di San Gottardo Vescovo opera di Martin Knoller. In fondo alla chiesa (quasi di fronte all'entrata) vi è l'altare della Madonna dei Dispersi, opera moderna in rame argentato di Romano Rui. Le tre vetrate policrome dell'abside, realizzate nel XX secolo, raffigurano storie degli ordini religiosi benedettino e domenicano.
La chiesa è stata appena riaperta a pubblico dopo un radicale restauro. Gli interni appaiono nel complesso semplici e lineari, con il soffitto abbellito da sobrie decorazioni neoclassiche e l'ambiente è molto luminoso In origine, prima di essere snaturati nel diciottesimo secolo, essi erano invece riccamente decorati, con affreschi, dorature e inserti di pietre preziose.
Vedere anche Pagina su Wikipedia Pagina su Lombardia Beni Culturali
Se sei interessato ad una visita guidata di questo monumento invia un'email!
Categorie: Chiese / Edifici religiosi
Via Francesco Pecorari, Milano |
Foto aggiuntive della Chiesa di San Gottardo in Corte nella sezione Fotografia |