Calendario Eventi
13/514/515/516/517/518/519/5
20/521/522/523/524/525/526/5
27/528/529/530/531/51/62/6
3/64/65/66/67/68/69/6
Muovi il mouse sulle date evidenziate e visualizza i link!
Milanofotografo.it
Sezione Svago e Cultura
Milanofotografo su Facebook Milanofotografo su Twitter Milanofotografo su Pinterest Milanofotografo su Vk Milanofotografo su Youtube Milanofotografo su Telegram Milanofotografo su Truth Milanofotografo su Mewe Milanofotografo su Linkedin
HomeSezione FotografiaSezione servizi

Trezzo sull'Adda

Foto Trezzo sull'Adda
Foto Trezzo sull'Adda
Foto Trezzo sull'Adda
Foto Trezzo sull'Adda
Foto Trezzo sull'Adda
Visualizza da visitare intorno a Milano:
Luoghi  di interesse storico  di interesse artistico intorno a Milano: Trezzo sull'AddaTrezzo sull'Adda è una cittadina a 40 km ad est di Milano e posta sul fiume Adda, in corrispondenza di una sua stretta ansa che il fiume forma prima di precipitare in una lunga e stretta gola.
Il paese è molto antico e la sua fondazione risale addirittura all'epoca celtica nel quarto secolo avanti Cristo. Il sito fu poi abitato dai Romani e dai Longobardi. Di questi ultimi sono state ritrovate nella seconda metà del ventesimos secolo varie necropoli. Gli scavi hanno riportato alla luce croci, cinture, spade e speroni.
In epoca longobarda (sesto-ottavolo secolo) il paese venne trasformato in borgo fortificato. Alla famosa regina Teodolinda si attribuisce la costruzione della rocca e della sua torre.
In epoca sforzesca presso Trezzo sull'Adda venne costruito un grande ponte sull'Adda dotato di campata unica di 72 metri di lunghezza e 25 di altezza sull'acqua. Esso inoltre era a più livelli, per permettere il passaggio separato di pedoni e carri. Purtroppo del grande ponte rimangono oggi solo pochi resti e fino alla fine del diciannovesimo secolo la traversata dell'Adda rimase possibile solo tramite traghetto.
Trezzo sull'Adda è facilmente raggiungibile in automobile tramite l'autostrada A4.

Le cose da visitare sono varie.

  • Castello Visconteo (Fig. 2): Secondo la tradizione esso fu fatto costruire, come detto, nell'alto medioevo dalla regina Teodolinda, regina dei longobardi (quindi in un periodo compreso fra la fine del sesto e il primo quarto del settimo secolo).
    In esso venne rinchiuso fino alla morte Barnabò Visconti dal nipote Gian Galeazzo, che lo aveva spodestato.
    Il castello subì un grave periodo di decadenza nel diciannovesimo secolo, quando venne addirittura trasformato in cava di materiali edili già squadrati.
    Attualmente esso è utilizzato come scenario per eventi culturali e artistici all'aria aperta.
    Castello visconteo in maggior dettaglio.

  • Chiesa prepositurale dei Santi Gervasio e Protasio: Essa venne costruita tra il 1362 ed il 1370. Fra l 1899 e il 1933 essa venne completamente rinnovata in stile neoromanico. In particolare la facciata risale interamente a tale epoca. Anche il campanile venne ricostruito nel medesimo periodo in stile neomedievale (Bernardino Luini e i suoi figli).
    La chiesa è a tre navate, senza transetto ma con ampio abside poligonale a terminale la navata centrale. Le navate laterali terminano invece con due cappelle a base rettangolare.
    Gli elementi di maggior interesse artistico della chiesa sono costituiti dalla decorazione pittorica dell'abside e quelle della cappella caponavata destra, detta Cappella del Crocifisso.
    Le prime vennero realizzate tra il 1591 e il 1592 da Aurelio Luini e Giovanni Pietro Gnocchi. Nel catino absidale è rappresentata, nella parte superiore, la Pentecoste, rapprentata però non nella maniera usuale, ma secondo lo specifico modello proposto da Gregorio XIII. Più in basso è raffigurata una Madonna in trono circondata da una moltitudine di figure, fra cui, a fianco a lei, San Paolo e San Pietro. Curiosamente sono presenti anche delle donne e un moro.
    Sulla parete del coro, al centro, Sant'Ambrogio, San Gervasio e San Protasio sovrapposti fuoriscala ad un polittico preesistente più antico. Questa configurazione è frutto dei restauri del 1929, che resero nuovamente visibile il polittico senza eliminale le figure dei tre santi dipinte sopra di esso.
    Alle estremità della parete del coro, entro vani prospettici, sono dipinti due Santi diaconi recanti l'attributo della graticola, San Vincenzo e San Lorenzo.
    Le figure sulla parete del coro sono attribuite allo Gnocchi, quelle delle Pentecoste al Luini.
    La parte più antica è comunque la Cappella del Crocifisso, con decorazioni di scuola giottesca realizzate nel 1362. Sulla volta sono presenti i simboli dei quattro evangelisti mentre sulla parete è raffigurata una crocifissione. Nella cappella è poipresente una notevole statua medievale di San Benedetto, forse proveniente dall'abbazia francese di Cluny.
    L'altare maggiore della chiesa è settecentesco, con intarsi di marmi policromi.

  • Santuario della Divina Maternità di Concesa (Fig. 3): Il santuario e l'annesso convento vennero costruiti in stile tipicamente barocco tra il 1635 e il 1646 per volere del Cardinale Cesare Monti su progetto degli architetti Francesco Richini e Carlo Buzzi.
    Da subito il Santuario e il Convento vennero affidati ai Padri Carmelitani Scalzi.
    In epoca napoleonica il complesso venne trasformato in filanda e andò quindi incontro ad un periodo di decadenza, che terminò solo col ritorno dei carmelitani nel 1857.
    Il Santuario di Concesa è costruito a ridosso dell'Adda, sotto la rocca di Concesa, uno sperone di roccia che domina la valle dell’Adda.
    La pala dell'altare maggiore, raffigurante una Madonna del Latte, è detta “Madonna di Concesa” ed è ritenuta dalla tradizione un'immagine miracolosa, in particolare per quanto riguarda tutto ciò che ha a che fare con la maternità.

  • Oratorio di San Rocco: Piccola chiesa costruita verosimilmente nell'ultimo quarto del sedicesimo secolo. La dedicazione suggerisce che la sua costruzione sia in qualche modo legata alla fine di un'epidemia di peste.
    Contiene affresci tardorinascimentali e barocchi e un altare con grande ancona in legno intagliato e dorato contenente una pala d'altare raffigurante una Madonna con Bambino insieme ai santi Rocco e Sebastiano.

  • Cappella dei Morti delle Cave: Si tratta di una piccola chiesa costruita nella prima metà del diciassettesimo secolo, e poi ampliata nel diciottesimo secolo, presso il lazzaretto asua volta costruito in quell'epoca fuori dal paese per accogliere i malati della peste del 1629. La facciata dell'edificio, purtroppo in non buono stato di conservazione, rivela tracce di un grande affresco raffigurante l'allegoria della morte che ne occupava tutta la superficie. All'interno, sulla parete di fondo, un affresco del diciassettesimo secolo raffigurante il crocifisso fra la Madonna del Rosario e San Rocco.

  • Villa Visconti Crivelli (Fig. 5): Situata in posizione posizione con vista sul fiume Adda, ha origini rinascimentali. Nel diciassettesimo secolo divenne una villa di delizia.
    Inizialmente proprietà della famiglia Visconti, passata di mano in mano, giunse infine tra le proprietà della famiglia milanese dei Crivelli. Al nobile Vitaliano Crivelli, classe 1806, si deve la collezione d'arte oggi esposta nella Quadreria Crivelli, un piccolo museo ospitato nella villa e che vanta opere a partire dal 1400 fino al 1800.
    La villa ospita la biblioteca comunale e il suo parco è adesso parco pubblico. In esso sono visibili, proprio vicino all'ingresso della villa, alcune sepolture del settimo secolo.
    Villa Visconti Crivelli in maggior dettaglio.

  • Villa Bassi: in via De Magri 21. Nobile dimora storica risalente al sedicesimo secolo, sorta su edifici precedenti del quattordicesimo secolo. La villa ha una pianta a C. Sul retro è presente un piccolo parco che ospita alberi secolari. Antonio Bassi (1764-1826) ospitò nella sala di musica, con originali strumenti musicali, i violinisti Randolphe Kreutzer ed Alessandro Rolla. Fra gli ospiti della villa anche Alessandro Manzoni.

  • Villa Appiani: Elegante costruzione settecentesca su tre piani,
    con pianta a L e portico su colonne binate, proprio nel cuore dell’abitato. E' sede del Comune di Trezzo sull'Adda.

  • Villa Cavenago Sala: L’elegante edificio è un tipico esempio di dimmora gentilizia settecentesca. Venne costruita per i conti Cavenago, signori del borgo nel XVIII secolo. All'interno presenta sale dai soffitti affrescati,
    abbellite da arazzi, dipinti e mobili preziosi. Attualmente viene affittata per eventi di vario genere: villacavenago.it.

  • Centrale elettrica Alessandro Taccani (Fig. grande): Centrale elettrica costruita agli inizi del ventesimo secolo in stile liberty per sfruttare il flusso dell'acqua del fiume Adda. E' tutt'ora funzionante.

  • Oasi Naturali del WWF: Il territorio di Trezzo sull'Adda ospita ben due diverse oasi naturali del WWF: Oasi Le Foppe (SP2, 62, 20056 Trezzo sull’Adda (MI)) e Oasi della Fornace (Via Dell’Oasi s/n Trezzo sull’Adda (MI)), entrambe ad accesso libero. Maggiori dettagli su: oasilefoppe.it.

Vedi anche:
Chiese e Monasteri
Tra ville e cascine


Categorie: Luoghi di interesse storico di interesse artistico


Trezzo sull'Adda
Foto aggiuntive della Trezzo sull'Adda nella sezione Fotografia
Trezzo sull'Adda (Milano): Cappella del Crocifisso all'interno della Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio
Trezzo sull'Adda (Milano): Decorazioni all'interno del battistero della Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio
Trezzo sull'Adda (Milano): Presbiterio della Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio
Trezzo sull'Adda (Milano): Pozzo del Castello Visconteo
Trezzo sull'Adda (Milano): Il fiume Adda presso Trezzo
Trezzo sull'Adda (Milano): Interno del Santuario della Divina Maternità di Concesa
Trezzo sull'Adda (Milano): Abside del Santuario della Divina Maternità di Concesa
Trezzo sull'Adda (Milano): Cappella del Crocifisso nella Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio
Trezzo sull'Adda (Milano): Facciata della Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio